Casalinga trasandata e brutta (Roseanne Barr) si vede soffiare marito belloccio e sciocco (Ed Begley Jr.) da scrittrice di romanzi porno-rosa (Meryl Streep) di bellezza - oltre che talento - largamente sopravvalutato. Si vendicherà abbondantemente.Ritroviamo nel soggetto dell'ultimo film dell'autrice di CERCASI SUSANNA, DISPERATAMENTE tutti quegli ingredienti che avevano lasciato sperare in una cucina tradizionale (quella della commedia alla Howard Hawks) ma pimentata dalla salsa del giorno: il manifesto femminista (non è perché siete casalinghe che dovete essere trasandate; oppure, non è che dobbiate essere casalinghe perché siete brutte; oppure ancora, non è che siete brutte, cercate piuttosto di non essere trasandate ed allora potrete essere anche casalinghe, e via dicendo) inserito nelle regole drammatiche della commedia brillante americana. Ed espresso con l'intenzione di fustigare i costumi della società contemporanea.
Tutto bene. Se filmato, a partire da una solida sceneggiatura , con leggerezza ed inventiva. Tratto da un romanzo di Fay Waldon, LEI, IL DIAVOLO poggia su una base adeguatamente robusta. Ma la regista non ha avuto il coraggio di terminare il film come il romanzo: con la moglie brutta, cioè, che ricorrendo alla chirurgia estetica, finisce per assomigliare alla scrittrice - sexy. Una svolta che avrebbe potuto spedire il tutto nel mondo del fantastico o del grottesco.
In quanto ad inventiva e leggerezza, poi, Susan Seidelman conferma qui l'involuzione degli ultimi COOKIE (1988) e MAKING MR. RIGHT (1987): una mano che si fa sempre più greve, nella satira come nel messaggio.